Secondo grande sbarco alleato in Italia
Operazione overlord (signore onnipotente)
Ultima controffensiva tedesca sulle Ardenne
Distruzione del gruppo delle armate centrale tedesche da parte dell'armata rossa
In Italia gli Alleati, che avevano operato uno sbarco in forze ad Anzio (22 gennaio), dovettero condurre una lunga e accanita battaglia per occupare il settore di Cassino e ottenere così la rottura del fronte (maggio). La loro avanzata proseguì poi verso Roma, raggiunta tra il 4 e il 5 giugno del 44, Livorno e Firenze, ma i Tedeschi costituirono una nuova linea di difesa più a nord, la cosiddetta linea gotica, a ridosso della quale le operazioni ebbero un periodo di stasi durante l'inverno, anche perchè il fronte italiano era diventato secondario a causa dello sbraco in Normandia, addirittura il generale inglese Alexander invitava i partigiani a sospendere le azioni di guerra su vasta scala.
Sul fronte orientale con l'operazione Bragation i sovietici riuscirono a annientare le ultime armate tedesche e a aprirsi la strada verso Berlino, alla fine di luglio si trovavano già vicino alla Prussia occidentale nei sobborghi di Varsavia e nei Carpazi, nella Polonia liberata formarono un governo formato da solo comunisti opposto a quello che si era rifugiato a Londra nel '39, si iniziavano a creare così contrasti tra le forze avverse all'asse, inoltre l'ostilità dei Russi verso i polacchi legati al governo in esilio si palesò durante l'insurrezione di Varsavia (1 agosto- 2 settembre) dove morirono ben 40.000 ribelli. La città venne abbandonata alle 4 divisioni tedesche inviate da Hitler, nonostante l'armata rossa fosse ormai arrivata nei sobborghi.
In Francia le forze di Von Rundstedt vennero disposte lungo il Vallo Atlantico per arginare l'imminente sbarco che venne effettuato il 6 giugno in Normandia (preparato con un serie impressionante di bombardamenti e numerosi lanci di paracadutisti), al quale parteciparono ben 12000 navi da guerra, 4200 mezzi da sbarco, e 12000 aerei, dopo due mesi di furiosi combattimenti gli alleati sfondarono le linee difensive del terzo Reich. Le truppe anglo-americane proseguirono nella loro avanzata raggiungendo Aquisgrana (21 ottobre) e nel novembre lanciarono una nuova offensiva su tutto il fronte senza però ottenere i risultati sperati comunque già a settembre la maggior parte della Francia era libera.
In Francia il CFLN si trasformò il 3 giugno in Governo provvisorio. Dopo lo sbarco in Normandia De Gaulle entrò il 26 agosto in Parigi liberata, mentre il suo governo veniva riconosciuto da URSS, Gran Bretagna, dominions e Stati Uniti (22-23 ottobre). La Germania perse nel corso dell'estate il controllo dei territori occidentali che essa occupava, mentre le continue sconfitte subite dalla Wehrmacht provocarono la rottura dei legami con i paesi satelliti. La Romania firmò l'armistizio il 12 settembre; la Finlandia, il 19. La Bulgaria capitolò subito dopo che il suo territorio era stato attaccato dall'Armata rossa (5-6 settembre). Romania e Bulgaria si schierarono contro il Reich. Nell'Italia divisa, il 10 gennaio a Verona alcuni gerarchi fascisti furono condannati a morte; inoltre per limitare l'azione dei partigiani vennero effettuate massicce azioni di rastrellamento in varie zone dell'Italia settentrionale e furono compiute numerose rappresaglie (Fosse Ardeatine, 24 marzo; Marzabotto, fine settembre).
Il 16 dicembre Von Rundstedt lanciò l'ultima controffensiva della Wehrmacht nelle Ardenne, che venne affiancata da attacchi tra la Saar e il Reno. Gli Americani furono costretti a ripiegare di fronte alla pressione delle unità corazzate tedesche e l'intero fronte alleato rischiò di essere travolto, riuscendo tuttavia a resistere, grazie soprattutto alla difesa di Bastogne.