Auschwitz Birkenau

Si descrive la genesi e l'espansione del campo di concentramento

 

L'inizio 1940

Oświęcim in polacco o Auschwitz in tedesco è una cittadina della Polonia sud Occidentaleal confine con la Germania, situata tra i fiumi Vistola e Sola, dove il clima è malsano e sempre umido. Nel 1940 fu scelta dai nazisti una caserma abbandonata dell'esercito polacco che poteva essere riutilizzata allo scopo: ospitare uno dei primi campi di concentramento, era isolata dalla cittadina e lontana da occhi indiscreti. Il comando del nascente campo di sterminio venne affidato a Rudolf Hoss un giovane ufficiale delle SS col grado di capitano proveniente dal campo di concentramento di Dachau dove aveva fatto velocemente carriera.


A giugno del 1940 arrivarono i primi prigionieri, erano una trentina di criminali comuni tedeschi, che sarebbero stati i primi kapò della struttura; poco dopo arrivarono dei detenuti polacchi, nella migliore tradizione dei KZ (Konzentrationslager, campi di contramento) furono immediatamente accolti a bastonate e insultati dai primi arrivati,  qualcuno venne immediatamente ucciso se si dimostrava eccessivamente recalcitrante agli ordini. Il compito affidato da Rudolf Hoss a questi prigionieri era quello di costruire un grande campo di concentramento completo di forno crematorio. Si trovarono  di fronte un problema, la mancanza di materiali: i tedeschi e le squadre di'internati lo risolsero rubando o demolendo abitazioni della popolazione locale, i furti tra l'altro avvenivano anche a danni di altri tedeschi o reparti dell'esercito nazista testimoniando in tal modo la mentalità di rapina delle SS.

Il problema più importante già per questi primi reclusi era sopravvivere, il cibo era pessimo e di scarsa quantità, le condizioni di lavoro erano durissime, non si avevano strumenti adatti e i kapò, già di una crudeltà inumana, venivano spronati di continuo dalle SS alla violenza. La capacità di intuire quale fosse tra questi il più mite e riuscire ad andare a lavorare per la sua squadra poteva determinare la sopravvivenza, agli altri spettava solo il forno crematorio quando le forze venivano a mancare. Il campo crebbe rapidamente, così che Hoss poté affinare le linee guida per il funzionamento ideale del lager: i kapò dovevano sorvegliare continuamente i prigionieri, quest'ultimi potevano essere puniti arbitrariamente sia dalle SS che dai kapò. Tra le punizioni c'era la tortura, che era esercitata nel blocco 11 (le varie costruzioni erano suddivise in blocchi) ed era atroce, le SS erano limitate solo dalla loro fantasia malata, veniva fatta con la marchiatura a fuoco, con annegamenti, i corpi dei detenuti potevano essere cosparsi di benzina e dati alle fiamme ed altro. Pochissimi uscivano vivi da quella costruzione, in questo inferno alcuni pensarono ovviamente a tentativi di fuga così la direzione del campo decise che l'unica delle ritorsioni possibili da attuare era la morte atroce, i compagni di blocco dei fuggitivi dovevano essere sottoposti ad una selezione e chi veniva scelto doveva morire di fame sempre nel blocco 11, ma la punizione poteva venire estesa anche ai parenti dei detenuti i quali potevano essere internati a loro volta.

 

1941

 

Tra la fine del 1940 e l'inizio del 1941 avvenne una svolta per il futuro del campo di sterminio, la I.G. Farben, grande industria chimica privata, visto il protrarsi della guerra era interessata all'apertura di una fabbrica di gomma sintetica. Serviva un luogo con molta manodopera e le infrastrutture per portare le materie, prime così venne scelta  Auschwitz. Himmler all'inizio non fu entusiasta, pensava al campo come centro di esperimenti per l'agricoltura e altre strane fantasie, questa collaborazione poteva interferire coi suoi piani, ma la I.G Farben avrebbe pagato per usare i prigionieri, così venne dato l'ordine di ampliare il campo, dai 10.000 ai 30.000 detenuti. Nell'estate dell'inizio dell'operazione barbarossa un nuovo tipo di prigionieri cominciarono ad arrivare, erano i commissari politici sovietici, l'odio per i russi era estremo, specialmente se questi erano legati al potere comunista. La maggior parte dei commissari politici dell'esercito sovietico veniva passata per le armi direttamente al fronte dopo la cattura e chi per qualche motivo fosse sfuggito a questa prima mattanza veniva trasferito ad Auschwitz. L'accoglienza, se possibile, fu peggiore del solito: vennero fatti lavorare fino allo stremo, furono picchiati in continuazione dai kapò e molti vennero uccisi a fucilate dalle SS durante il lavoro, senza alcuna motivazione apparente, era evidente anche agli altri internati che questi erano i più sfortunati del campo.

Gli iniziali travolgenti successi della Wehrmacht ad est posero il problema della detenzione di milioni di soldati dell'armata rossa. Il capo delle SS nel settembre del '41 decise la creazione di un nuovo campo nella zona Brzezinka, in tedesco Birkenau, nei dintorni del primo di Auschwitz. Gli ufficiali delle SS ai quali fu affidato il compito della costruzione furono l'hauptsturmfuhrer Karl Bischoff e l'architetto Fritz Ertl, i piani prevedevano di creare un ambiente ancor peggiore del primo campo, in ogni blocco venne deciso di stipare ben 744 persone contro 184 dei blocchi di Dachau in modo tale da rendere la sopravvivenza tra gli internati ancora più difficile, i nazisti consideravano i russi letteralmente subumani e con quest'idea progettarono il campo di Birkenau. Dei 10.000 prigionieri russi destinati alla costruzione del campo poche centinaia sopravvissero fino alla primavera successiva.

Emerse un problema quasi inaspettato, alcune SS nello svolgere i loro compiti omicidi evidenziavano problemi psicologici, i boia avevano dei rimorsi; il vice di Hoss ebbe una brillante idea per risolvere il problema comune con le Einsatzgruppen (reparti per l'annientamento di ebrei, zingari e commissari politici) che operavano nell'est d'Europa, con le esecuzioni di massa fatte sino ad allora tramite fucilazioni e gasaggi delle Gaswagen  (furgoni sigillati che usavano il gas di scarico del motore per uccidere), l'uso dell'acido prussico (cianidrico) venduto col nome di Zyclon B. Gli esperimenti vennero eseguiti nel famigerato blocco 11 sigillando un seminterrato, Hoss assistette personalmente protetto con un maschera antigas alla triste efficacia del gas.

Con l'entrata in guerra dell'America dopo Pearl Harbor, Hitler si convinse che vi fosse una congiura ebraica contro la Germania e il 13 dicembre Goebbels scrisse nel suo diario “per quanto riguarda la questione ebraica, il fuhrer è deciso a far piazza pulita”, Himmler. il 18 dicembre dopo un incontro con Hitler annotò “questione ebraica: da sterminare come partigiani”

1942

Il 20 gennaio 1942 si tenne la conferenza di Wannsee, del quale Protocollo aveva articoli come questo “Nel corso della soluzione finale gli ebrei saranno instradati, sotto appropriata sorveglianza, verso l'Est al fine di utilizzare il loro lavoro. Saranno separati in base al sesso. Quelli in grado di lavorare saranno condotti in grosse colonne nelle regioni di grandi lavori per costruire strade, e senza dubbio un grande numero morirà per selezione naturale. Coloro che resteranno, che certo saranno gli elementi più forti, dovranno essere trattati di conseguenza, perché rappresentano una selezione naturale, la cui liberazione dovrà essere considerata come la cellula germinale di un nuovo sviluppo ebraico (come mostra l'esperienza della storia)”, il testo è volutamente ambiguo ma lascia capire bene le intenzioni naziste quando scrissero di selezione naturale e trattamenti particolari per i più forti. La conferenza permise di organizzare la soluzione finale, di fatti fino a '41, le morti ad Auschwitz avvenivano per esaurimento delle forze degli internati, malattia o omicidi efferati, ma non vi era ancora un'intenzione di sterminio di massa, ma dall'inizio del '42 vi fu un crescendo della follia distruttiva. Auschwitz spiccò particolarmente in questo inferno, perché divenne sia campo di sterminio che di concentramento, vi erano persone sopravvissute dalla creazione del campo ed altre, inadatte al lavoro, che venivano immediatamente gassate e bruciate nel nuovo forno crematorio, costruito a fine dell'anno precedente.

I nazisti trovarono anche un modo per portare le persone destinate alla morte alle camera a gas senza tentativi di fuga o problemi d'ordine: la menzogna, illudevano gli ebrei dicendo loro che dovevano fare visite mediche e docce, giungevano anche a scherzare, e la verità veniva scoperta tra le urla improvvise quando a porte sigillate i cristalli di Zyclon B cominciavano a cadere dall'alto e portavano via la vita  ai deportati in pochi minuti. Gli ebrei di origine polacca furono i primi a subire quella sorte ma verso primavera del 1942 toccò agli slovacchi. La Slovacchia era guidata dal monsignor Josez Tiso che si alleò ai tedeschi dopo l'annessione di parte della Cecoslovacchia da parte del Reich nel '39, adottò leggi razziali, il presupposto perfetto per una deportazione e un altra condizione necessaria si concretizzò con lo stallo dell'avanzata tedesca su Mosca. Himmler sapeva che non sarebbero arrivati prigionieri russi e Birkenau sarebbe rimasto inutilizzato, pensò quindi di sostituirli con gli ebrei slovacchi; in questo frangente la Germania chiese manodopera coatta allo stato slovacco, che casualmente propose ebrei, intere famiglie, circa 20.000 persone. Molti quindi non erano abili al lavoro e avrebbero dovuto essere uccisi immediatamente, ma  i tedeschi non avevano una capacità di sterminio così elevata da poter uccidere migliaia di persone, si giunse quindi ad uno dei più squallidi accordi tra nazioni, la Slovacchia arrivò a pagare 500 reichsmark alla Germania per persona, a condizione che questi non tornassero indietro e che i nazisti non rivendicassero le loro proprietà.

Nel campo la trasformazione da luogo di concentramento a quello di sterminio stava procedendo, a fine febbraio venne deciso si spostare il nuovo forno crematorio da Auschwitz I a Birkenau in un punto lontano dalla vita del campo, nel frattempo un piccolo edificio fu modificato per diventare una grande camera a gas, venne denominato casetta rossa o bunker I. Le stragi in quel luogo iniziarono a marzo, poteva uccidere 800 persone alla volta, ma dovendo ancora costruire il nuovo forno crematorio, i tedeschi non potevano smaltire con facilita l'enorme mole di cadaveri che potevano crearsi in caso di uccisioni di massa, che comunque iniziarono a metà di quell'anno. Fino ad allora le selezioni tra abili a lavoro e non non erano sistematiche, dall'estate divenne invece la normale procedura, chi non poteva lavorare veniva ucciso nel giro di poche ore. Per aumentare l'efficienza dello sterminio venne costruito un altro gruppo di camere a gas chiamate in questo caso casetta rossa e bunker 2, capace di uccidere fino a 1200 persone in una volta sola, tra la primavera e l'estate migliaia di ebrei slovacchi e anche dell'alta Slesia conobbero la morte. Con l'estate anche altre nazioni conobbero la deportazione, erano la Francia, il Belgio e l'Olanda quando il 12 giugno del 1942 Adolf Eichmann annunciò che 100.000 ebrei francesi 15.000 olandesi e 10.000 belgi dovevano essere trasferiti ad Auschwitz. Fortunatamente però le cose non andarono come speravano i nazisti, in Francia vi fu una flebile opposizione che si palesò con la lentezza nell'eseguire gli ordine tedeschi da parte degli organi statali, comunque sia il primo convoglio di deportati francesi arrivò nel marzo di quell'anno: erano 1112 ma dopo 5 mesi i sopravvissuti non superavano le poche decine, nel mese di luglio la polizia francese arrestò, per consegnarli ai tedeschi circa 11.000 persone adulte e approssimativamente  4,000 bambini, furono deportati, di questi  nessuno tornerà. In tutta la soluzione finale circa un quarto degli ebrei francesi morirono, 80.000 persone. Hoss imparò un altra piccola lezione dall'arrivo dei bambini, non dovevano essere separate dalle madri, le quali non volevano in nessuno caso separarsi dai loro figli, la tensione poteva saliva in maniera intollerabile le ribellioni potevano scoppiare improvvisamente, le SS potevano logorarsi mentalmente nel sedare con la violenza sparando a madri e figli. Il meccanismo della soluzione finale poteva incepparsi, così, il comadante decise di mandare a morte anche donne valide per il lavoro se avevano figli. Sempre per non stressare psicologicamente il personale tedesco dei campi e per limitarne il numero dei coinvolti nello sterminio, il capo del campo optò di usare gli internati stessi per i compiti più inumani come il bruciare i cadaveri nei forni o gettarli nelle fosse comuni, frugare tra i loro vestiti, tagliarli capelli che potevano essere riciclati, strappare protesi dentarie in oro.

 

1943

 

Un fatto esterno al campo ne decise il destino, già dalla seconda metà del 1942 i nazisti stavano cercando di liquidare il ghetto di Varsavia. All'inizio dell'anno successivo solo 60.000 su 450.000 ebrei erano sopravvissuti e decisero di porre una resistenza armata, ne conseguì una lotto furibonda dove ovviamente ad avere la peggio furono gli abitanti del ghetto. Questa ribellione anche se finita con la sconfitta ebraica poteva divenire un pericoloso precedente, Himmler decise che la soluzione finale doveva essere eseguita principalmente ad Auschwitz. Nel frattempo procedeva  la costruzione di altri forni crematori, a Birkenau per l'estate del 1943 ne erano presenti quattro, la capacità distruttiva era arrivata a 4700 persone gasate e cremate al giorno, circa 150.000 al mese, anche il numero di campi satelliti era cresciuto a dismisura, erano arrivati a 28, buona parte serviva alle industrie del Reich. Per quanto possa sembrare incredibile c'erano zone del campo dove le probabilità di morte era relativamente basse, una di queste era chiamata Canada, dove alcuni fortunati detenuti avevano il compito di controllare gli averi delle persone destinate alle camere a gas, dovevano controllare tra i vestiti se vi fosse qualcosa di nascosto, tra queste cose poteva trovare anche del cibo, che ovviamente non interessava ai tedeschi, e veniva avidamente divorato dagli internati che vi lavoravano, il resto veniva sequestrato successivamente dalle SS, si doveva trarre il massimo profitto dalla cancellazione di queste persone.

Gli ebrei potevano essere usati anche per altre cose oltre al lavoro forzato, infatti già dal 1941 i medici del campo, nel blocco 10, sperimentavano tecniche di sterilizzazione, che potevan essere un ulteriore soluzione al problema ebraico, le donne in posizione ginecologica venivano inondate di raggi x e subivano iniezioni di sostanze che avrebbero dovuto renderle sterili. Gi autori di questi esperimenti si chiamavano dott. Clauberg e Schumann, i danni di queste pratiche erano devastanti, gli internati venivano anche mandati alla Bayer, società dell'onnipresente I.G. Farben su espressa richiesta della ditta, la quale non si faceva problemi a testare sostanze potenzialmente mortali su questi sfortunati. Il delirio non era ancora  arrivato al culmine, infatti nel '43 una dei più lugubri ed infami personaggi della storia arrivò ad Auschwitz era il dottor Joseph Mengele, la sua mentalità disturbata e schizofrenica si evidenziò subito, poteva accarezzare e scherzare con alcune  madri e bambini e poco dopo sparare ad altri. La specializzazione di Mengele era la genetica ed era particolarmente interessato ai bambini gemelli, spesso sottoponeva un solo gemellino ad esperimenti che lo portavano, in quasi tutti i casi, alla morte, poi procedeva all'uccisione dell'altro quindi eseguiva delle autopsie, comparative .

 

1944

 

In questo anno il campo raggiunge il massimo della follia genocida, ancora una volta per avvenimenti esterni: nel '44 la situazione bellica  per i tedeschi sta ormai precipitando, Hitler era alleato con l'Ungheria, ma viste le vicende negative al fronte il rischio di una rottura tra le due nazioni era concreto, il fuhrer decise di agire d'anticipo, occupò così la nazione. In Ungheria c'erano circa 760.000 ebrei, naturalmente furono il primo bersaglio dei nazisti, l'estrema necessità di manodopera nelle industrie tedesche fece optare per Auschwitz la destinazione principale dato che serviva stabilire chi fosse abile al lavoro e chi no, ed in questo i dottori del campo erano infallibili. Furono deportate 400.000 persone, le selezioni erano durissime solo dal 10 al 30 percento dei nuovi arrivi andava a lavorare il resto veniva gasato, in otto settimane vennero uccise 320.000 persone, i sonderkommando (squadre speciali composta da ebrei) aumentarono a dismisura, il loro triste compito doveva essere quello di accompagnare le persone verso la morte, rassicurandole e calmandole, poi una volte morte dovevano ripulire le camere a gas, alcuni dovevano tagliare i capelli ai cadaveri, potevano essere riciclati anche quelli, nel frattempo le prime notizie certe del funzionamento del campo arrivarono agli alleati prima tramite un agente segreto polacco col nome in codice Wanda, parlava di 10.000 morti al giorno e di già 650.000 ebrei uccisi, altre informazioni arrivavano dai rari fuggitivi. Ad Auschwitz venne deciso di liquidare il campo dedicato agli Zingari, etnia che seguiva le sorti degli ebrei in quasi tutti gli stati occupati dai nazisti, erano in 23.000  se ne salvarono 2.000. Verso ottobre ci fu una rivolta dei sonderkommando, (temendo la vita dato che ritenevano di essere ormai inutili visto che di persone da gasare non ne arrivavano più molte) ancora una volta soffocata nel sangue, a novembre il regime ungherese, che qualche mese prima si era opposto alla deportazione, fu rovesciato dai nazisti, Eichmann (il burocrate della soluzione finale) organizzò una marcia forzata degli ebrei rimasti da Budapest a Vienna a questo punto intervenne un colpo di scena Himmler impose ad  Eichmann l'ordine di fermarsi.

1945

La fine campo era vicina, l'armata rossa a inizio anno era alle porte, a gennaio i tedeschi fecero saltare in aria i forni crematori, poi selezionarono i prigionieri abili al lavoro e li fecero incamminare versoaltri campi di concentramento più vicini alla Germania, questi spostamenti passeranno alla storia come marce della morte, di fatti dei circa 60.000 prigionieri messi in viaggio 15.000 morirono lungo il tragitto. Il 27 Gennaio, che diverrà il giorno della memoria, finalmente le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz, trovarono circa 8.000 sopravvissuti. L'orrore, finalmente, era finito.

Sono state deportate 1.300.000 persone delle quali uccise 1.100.000.
Deportati per nazione
Ungheria 438,000
Polonia 300,00
Francia 69,114
Paesi Bassi 60.085
Grecia 55.000
Belgio 24.906
Boemia e Moravia 46.099
svolacchia 26.661
Belgio 24.906
Germania e Austria 23.000
Iugoslavia 10.000
Italia 7.422

Oltre a 70.000 prigionieri politici polacchi
23.000 zingari
10.000 prigionieri russi
un numero imprecisato di testimoni di Geova, criminali comuni, omosessuali e altre categorie.

 



Bibliografia:

Auschwitz I nazisti e la soluzione finale di Laurence Rees

Oscar mondandori

isbn 978-88-04-55149-2

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